Silvana Stanco, l'arciera italiana che conquista la medaglia d'argento a Parigi 2024

La tiratrice irpina, metà campana metà svizzera, ha scritto una pagina di storia per l'Italia alle Olimpiadi di Parigi 2024

Una passione per il tiro a volo condivisa con la famiglia, un sogno che si avvera con una prestazione strepitosa

Trentuno anni e la passione per il tiro a volo condivisa con la famiglia. Silvana Stanco, nata a Zurigo ma con piedi, cuore e documenti in Irpinia, è entrata nella leggenda dello sport italiano conquistando una strepitosa medaglia d'argento nel tiro a volo alle Olimpiadi di Parigi 2024.

Una giornata emozionante e ricca di pathos che ha visto Silvana Stanco lottare fino all'ultimo proiettile per regalare all'Italia la medaglia numero 13 allo storico appuntamento olimpico. Una prestazione eccezionale che ha riportato l'Italia sul podio Olimpico del tiro a volo a distanza di anni, confermando il valore e la tradizione del nostro Paese in questa disciplina.

"Per essere certi di quanto pesi la medaglia d'argento al collo di Silvana Stanco, nata a Zurigo ma con piedi, cuore e documenti in Irpinia, basta guardare la sua espressione al momento della premiazione", commentano gli esperti di tiro. "Un volto segnato dall'emozione, dagli sforzi e dalla soddisfazione per aver realizzato un sogno che sembrava lontano".

La medaglia di Silvana Stanco è il frutto di anni di duro lavoro e sacrifici, ma anche di un profondo legame con la sua famiglia. "Il tiro a volo è una passione che condividiamo da sempre", racconta la tiratrice. "Mio padre mi ha trasmesso l'amore per questo sport e mi ha insegnato i segreti del tiro perfetto. Mia madre e mia sorella sono sempre state al mio fianco, sostenendomi in ogni momento".

La medaglia di Silvana Stanco è un motivo di orgoglio per l'Italia e per l'Irpinia, terra d'origine della sua famiglia. "È un onore rappresentare il mio Paese in una competizione così prestigiosa come le Olimpiadi", afferma la tiratrice. "Sono felice di aver portato a casa una medaglia, ma soprattutto di aver contribuito alla storia dello sport italiano".